Sono passati 20 anni dalla chiusura del giardino zoologico ma il Michelotti per i torinesi è ancora l’ex zoo. Ora però si prospetta una nuova vita.

Il progetto è ambizioso: trasformare questo polmone verde sulla sponda del Po, da tempo un po’ in disarmo, nel primo parco “smart” di Torino.

Il Master Plan, redatto e avanzato dai professionisti dell’associazione culturale Piùconzero con il sostegno della Fondazione Smart City, è stato illustrato in giunta dall’assessore all’Innovazione Enzo Lavolta, e prevede la trasformazione dell’area in un mix polifunzionale con teatri, biblioteca (già esistente), padiglioni per esposizioni, laboratori per l’arte e lo spettacolo dal vivo, strutture di accoglienza e ristorazione, aree attrezzate per bambini, per cani, aree sportive all’aperto e al chiuso.

Si prevede di recuperare alcune delle vecchie gabbie, quelle in miglior stato di conservazione: la Tigre, la Giraffa, l’Orso e le Scimmie,.

Il Parco sarà alimentato da energie pulite, un inno alla eco-sostenibilità:

e perciò idroelettrico, geotermico, fotovoltaico ed eolico.

Per il futuro, nel progetto, si pensa ad una passerella sul Po che collegherà il parco al quartiere Vanchiglia e nuovi attracchi per battelli e house-boat lungo la sponda.